Molini “Birullo”

Il molino “Birullo” trova impiego nella macinazione molto fine di materiali e minerali vari, quali carbone, coke di petrolio, carbonati, talco, gesso, ossidi e fosforiti.
Sfruttando il principio della macinazione per compressione, permette elevate produzioni (fino a 15 t/ora); il controllo della granulometria è affidato ad un sistema di selezione dinamica, incorporato nel molino.
L’evacuazione del macinato avviene mediante trasporto pneumatico.
La configurazione standard dell’impianto prevede la presenza di un filtro per la separazione della fase aeriforme da quella solida (macinato) e di un ventilatore esaustore che mantiene tutta la linea in aspirazione.
Il pilotaggio, mediante PLC gestionale, prevede il controllo in automatico della portata in alimentazione e dei principali parametri di processo.
Il molino “Birullo” è disponibile in quattro diverse dimensioni in funzione delle produzioni richieste.

Caratteristiche

• Rulli macinatori il lega Ni-hard su cuscinetti a rotolamento con lubrificazione forzata a olio. Rapida operazione di ricambio
• Pista in lega Crom-hard, in N. 4 parti
• Possibilità di regolazione delle finezze con selettore dinamico a mezzo inverter
• Nessun contatto reciproco tra gli organi macinatori; tra i rulli e la pista esiste sempre uno stacco, mantenuto tramite appositi distanziatori; lo stacco è regolabile, onde permettere un recupero dei giochi dovuti all’usura
• La rotazione dei rulli, folli, è provocata solo dalla frizione del materiale
• Essiccazione dei materiali umidi contemporaneamente alla macinazione, tramite aria riscaldata
• Funzionamento automatico con controllo dell’alimentazione pilotato da apparecchiature elettroniche
• Circuito totalmente in depressione; si evita in modo assoluto ogni polverosità

Modelli e ingombri

Funzionamento

Il materiale alimentato entra nel molino dalla bocchetta 1 e cade sul portapista 2, che ruota mosso dal riduttore 3. Il materiale, insinuandosi sotto ai rulli macinatori 4 (folli su alberi solidali con le leve oscillanti 5) ne provoca la rotazione, dalla quale si genera la macinazione. Durante la macinazione i rulli, oltre a ruotare su se stessi, oscillano solidamente con le leve 5 fulcrate negli snodi 6, e l’oscillazione viene contrastata dalle molle 7. Attraverso le aperture 8 viene introdotta aria che eleva, fino al selettore rotante 9, tutto il macinato; la parte troppo grossa ricade sotto ai rulli, e quindi è ulteriormente raffinata, mentre il fino oltrepassa il selettore e viene pneumaticamente aspirato attraverso la presa d’aria 10. Il selettore ruota a velocità regolabile mediante il motore 11

Curve Granulometriche

Installazioni Tipiche

Immagini